Inizio anno e tempo di stabilire le proprie “priorità”

Ognuno di noi stabilisce annualmente delle priorità professionali ed ognuno di noi ha generalmente degli obiettivi imposti dalla propria organizzazione all’interno di un servizio che deve dare o di un progetto che deve portare a compimento.

Insieme a questi risultati (che generalmente stabiliscono altre persone al posto nostro), come priorità è possibile inserire anche quella di migliorare se stessi e tutte le persone con cui lavoro all’interno di un gruppo di progetto.

E’ una priorità che non ha “KPI” o metriche “misurabili” (e che quindi per l’organizzazione non esiste).. ma i cui risultati sono molto visibili anche senza avere l’ossessione di “misurarli”.

Il senso di questa priorità è elevare lo scopo di quello che facciamo come gruppo, renderlo più solido e duraturo e gettare le basi per collaborazioni future (che riguarderanno altri team ed altre persone… spingendo tutti al “miglioramento continuo”).

La priorità consiste nell’imparare a conoscere se stessi sviluppando consapevolezza, a conoscere gli altri e ad interagire in maniera proficua: ogni singolo membro deve imparare nel tempo a relazionarsi come una squadra e diventare un’entità unica che persegue lo stesso scopo, nel rispetto non solo dei singoli ma anche di tutte le altre funzioni aziendali.

Perché è importante?

Perché qualsiasi relazione si instaura all’interno di un gruppo o di un progetto, è come un figlio che continuerà a vivere e prosperare anche in nostra assenza (a prescindere dalla nostra individualità e dal nostro individualismo).

Queste relazioni parleranno di noi anche quando non ci saremo più: cresceranno indipendentemente e daranno vita ad ulteriori rapporti, competenze e stimoli a crescita esponenziale.

Spesso si sottovaluta la potenza che si può sprigionare da persone che lavorano in armonia in un gruppo perché è qualcosa che non si può “misurare” ma che produce un impatto enorme.

Le relazioni che si costruiscono sono mattoni che si consolidano e che una volta finito il progetto, potranno dare vita ad altre “costruzioni”, spingendo in avanti e migliorando qualsiasi cosa si sia costruito precedentemente.

E’ un investimento a lungo termine che non si fa per un tornaconto personale ma perché si crede nell’evoluzione umana e lavorativa delle persone e dell’ambiente in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo (il che, anche dal punto di vista “logico”, dovrebbe giustificare il fatto di “renderlo una priorità”).

E’ un investimento che rientra sotto diverse forme.. che in termini valoriali (ma posso assicurare anche “pratici”), ha un ritorno altissimo per se stessi, per le persone con cui si collabora ed in definitiva anche per l’azienda per cui si lavora…

Ognuno di noi a prescindere dal ruolo che riveste può settare questa priorità: chi riesce a farlo indipendentemente da quello che gli viene imposto, è generalmente più soddisfatto perché questo costituisce stimolo per l’auto-motivazione (cosa che oltre a rendere il tempo che si spende più “significativo”, genera risultati “misurabili” notevolmente superiori alla media).

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