Il potenziale nascosto (#18/2024)

Viviamo in un mondo ossessionato dal talento che vediamo solo in termini di “performance”

A scuola celebriamo i migliori della classe, nello sport gli atleti nati con una marcia in più e nella musica o nelle arti i bambini prodigio.

Nelle aziende non va molto diversamente: ci facciamo ingannare dai titoli o dalle figure di potere, trascurando l’essenza vera del talento e le distanze che altre persone hanno fatto per raggiungere le proprie “vette”.

L’ammirazione per chi parte con vantaggi innati (o con “corsie preferenziali” inaccessibili ai più), ci induce a trascurare le distanze che noi stessi possiamo percorrere rispetto ai nostri punti di partenza.

Abbagliati dalle “stelle” e convinti di non essere altrettanto dotati, sottovalutiamo le moltissime abilità che possiamo acquisire lungo il percorso.

“Il potenziale nascosto” è uno straordinario libro che invita a una riflessione più profonda sul talento, sulla sua genesi e sul modo che tutti abbiamo per poter realizzare obiettivi più grandi senza innamorarsi di narrative tendenziose e poco realistiche (che contribuiscono a sottovalutare il potenziale che ognuno di noi ha e le competenze che si possono sviluppare).

L’idea di base è che la misura del nostro “successo” non debba tanto misurarsi sui risultati che raggiungiamo quanto sulla nostra capacità di affrontare gli ostacoli e di apprendere (caratteristiche che, al contrario delle doti innate, tutti possono sviluppare).

Adam Grant porta esempi pratici, studi e ricerche, case histories e testimonianze su quanto sia fondamentale cambiare la prospettiva riguardo a un tema tanto trattato quanto poco compreso nella sua essenza.

Perché la crescita e la realizzazione personale e professionale non passano solo dal genio e dai “geni” con cui nasciamo ma dal carattere che maturiamo e dagli apprendimenti di cui facciamo tesoro lungo il nostro viaggio.

L’autore spiega come costruire le capacità necessarie allo sviluppo, le strutture motivazionali con cui possiamo realizzarci e le “impalcature” necessarie per non gettare la spugna a fronte di difficoltà e impedimenti inevitabili.

Un libro “distensivo” che apre possibilità a chiunque… e che soprattutto misura le nostre reali capacità non in base alla vetta che abbiamo raggiunto ma alla distanza che abbiamo percorso per arrivarci (cosa di cui come società e organizzazioni dovremmo tenere conto per scoprire potenziali sottostimati o “nascosti” sotto tappeti che spesso non riusciamo a togliere).

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