Learning from the best

C’è sempre da imparare dai migliori (“learning from the best”)

Nel nostro gruppo di progetto c’è questo modo di dire che usiamo quando impariamo dai punti di forza di un altro, acquisendo una competenza dove riconosciamo esserci già dei “best in class”.

Ognuno di noi è un “best in class” in relazione a una disciplina o a una materia che serve per raggiungere i risultati del gruppo e per migliorare la professionalità degli altri.

Il detto “learning from the best” ha più di un significato perché non solo dimostra la nostra disponibilità ad imparare dagli altri, ma riconosce anche le professionalità dei nostri compagni di squadra.

Questo apre a noi la possibilità di attingere dalle competenze altrui (invece di invidiare quelle che non avremo mai) e agli altri la possibilità di essere riconosciuti nei propri punti di forza.

“Learning from the best” è un “cambio di paradigma” di come percepiamo il nostro ruolo all’interno di un gruppo: non cerchiamo di diventare i migliori in tutto ma guardiamo agli altri come fonte di ispirazione anziché competitor, impariamo e mettiamo gli altri nella condizione di insegnarci (e di imparare da noi quando siamo noi.. i “best in class”).

Questo cambio di mentalità ci consente di diventare dei professionisti migliori e di allontanarci da un’ideale di perfezione e di individualismo che è frustrante e che allontana dalla vera eccellenza operativa.

“Learning from the best” è un approccio che sembra utopico ma che è molto pratico: deriva dalla consapevolezza che non potremmo mai essere bravi a fare tutto e che è meglio concentrarsi in quello che sappiamo fare davvero, lasciando fare agli altri quello per cui sono realmente portati (con beneficio di tutti).

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