Quando cambiare idea è sintomo di intelligenza (e quando no..)

Cambiare idea è sempre stato percepito come qualcosa di negativo quando in realtà quello che conta è sempre il “perché”..

Il “perché” si cambia idea fa la differenza fra un outsider e tutti gli altri, fra un leader e un manager e fra una persona con delle capacità e una che non svilupperà mai il suo potenziale.

Quello che distingue le persone estremamente intelligenti dalle altre, è che le prime cambiano idea quando evolvono (e si rendono conto che le proprie argomentazioni non sono più valide perché ne hanno trovate di migliori), le seconde cambiano idea per convenienza.

Questo è vero nella vita ma ancora di più nel lavoro e in campi in cui la tendenza al conformismo o la paura del giudizio degli altri spingono verso la convenienza e la mediocrità piuttosto che verso l’eccellenza.

I “migliori” sono vulnerabili, hanno coscienza della propria fallacia e proprio per questo mettono costantemente il proprio pensiero in discussione per poterlo migliorare in un ciclo continuo, mentre gli altri adattano la propria linea di pensiero in base a criteri di convenienza che (pensano) possano portali un po’ più lontano.

I primi mettono in dubbio quello che sanno e sopperiscono alle loro carenze integrando la propria conoscenza tramite il confronto, i secondi colmano la propria insicurezza cercando di appoggiarsi agli altri, facendo copia/incolla dei pensieri di persone più “influenti” e “cambiando” a seconda della circostanza e degli interlocutori.

I primi cambiano idea perché ne trovano una migliore, i secondi lo fanno perché è più facile, comodo e profittevole nel breve termine.

I primi accrescono la propria credibilità, affinando il pensiero e diventando consistenti, i secondi hanno la percezione di avanzare ma rimangono inevitabilmente fermi.

Fra cambiare idea perché se ne trova una migliore e cambiare idea perché è più conveniente c’è differenza come fra stabilire la propria direzione e farsi portare dal vento.

Diventare una persona e un professionista che cambia idea spinto dal miglioramento piuttosto che dalla convenienza, è una decisione personale e professionale che si può sempre decidere di prendere.

Va da sé che chi ha l’ambizione di essere un punto di riferimento o di riuscire a imprimere una visione di lungo termine, non può e non deve mai agire per convenienza perché la convenienza aiuta a scalare qualche posizione, ma non genera mai un impatto significativo per le persone.

Decidere come e perché cambiare idea determina la qualità di quello che si diventa.. e per quanto banale, è sempre bene tenerlo a mente quando si deve decidere cosa è “più conveniente”..

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