Come (non) sta cambiando il mondo del lavoro..

Fino a pochi anni fa se arrivavi ad indossare una cravatta sul posto di lavoro significava che avevi una posizione in azienda ed eri uno “importante” (quindi tutti facevano le corse per arrivare in una posizione in cui “potevi mettere la cravatta”).

Poi sono arrivati gli americani ed i guru della Silicon Valley: un mix di hippies ribelli con un alta concentrazione di intelligenza e visione che hanno lanciato il trend delle magliette e dei maglioncini…

Il “cambio di paradigma” (o meglio il cambio di “moda”), ha comportato che per permetterti di indossare “una maglietta” in un consiglio di amministrazione dovevi aver dimostrato di essere un’intelligenza aliena di livello superiore..

Col tempo sono cambiati gli abiti ma non più di tanto il nostro retropensiero: a seconda di come vuoi vestire devi comunque dimostrare di “essere all’altezza” di quello che indossi (soprattutto in rapporto a ciò che veste la restante parte della popolazione aziendale).

Auspichiamo un futuro in cui il vestiario sarà finalmente svincolato dalle proprie competenze, in cui ciascuno sarà libero di vestire come gli pare, senza per questo dover “sfidare delle convenzioni” o dimostrare di essere un genio o qualcuno con una “posizione”.

P.S.: l’approccio non è molto diverso da quello verso il gender gap, il colore della pelle o altri argomenti che affrontiamo con scarsa “lungimiranza”, puntando alla superficie e non alla sostanza…

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