Da cosa nasce cosa (#49/2021)

di Bruno Munari pag. 384 12 Novembre 2021

Saper progettare non è una dote esclusiva ed innata di pochi….

Progettare significa “pensare per poter fare”… e serve per iniziare a risolvere problemi piccoli per poi imparare a gestire problemi sempre più grandi.

Da attività più facili ad attività apparentemente più complesse, il metodo progettuale non cambia molto e ciò che cambiano sono solo le competenze (che ci portano da “assemblare due schede elettroniche in un garage”, a gestire una multinazionale del settore high-tech).

Questo libro non c’entra niente con il management ma c’entra con il metodo progettuale che sta alla base del “management”.. sia esso inteso come “gestione” di un’azienda che come “gestione” della vita privata (perchè in fondo anche se ci piace pensare all’improvvisazione, alle illuminazioni folgoranti ed al facile successo… qualsiasi risultato ragguardevole è frutto di una “progettazione”).

“Da cosa nasce cosa” parla essenzialmente di prodotti a partire dal motivo per cui sono stati creati (“lo scopo”) e dal “problema” che risolvono…. studiando come questo è stato affrontato, per dare vita agli oggetti che usiamo quotidianamente e di cui sappiamo poco o nulla (ma che hanno la forma che hanno, perché qualcuno non solo gli ha ideati ma gli ha anche realizzati e perfezionati in base a criteri ben precisi).

Chi ha particolare propensione ad unire i puntini, troverà in questo libro illuminanti suggerimenti per sviluppare il pensiero laterale e cercare qualche analogia con i propri “problemi” (e su come risolverli).

Chi ha meno fantasia, si arricchirà di aneddoti e curiosità… e capirà perché l’ombrello è l’ombrello, perché la sdraio ha la sua forma e perché “la sedia di Thonet” è diventata uno dei più pratici oggetti d’arte nella storia del design…

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