Rivoluzione OKR (#48/2021)

di John Doerr pag. 326 09 Novembre 2021

Quali sono le cose più importanti per i prossimi 3 (o 6, o 12) mesi?

Tutte le organizzazioni, sanno che per avere successo si devono focalizzare su quella manciata di iniziative che possono fare davvero la differenza.

Ma fra la teoria e la pratica c’è spesso una grande differenza generalmente riconducibile a due motivi:

– gli obiettivi di alto livello spesso non sono chiari a tutti quelli che ne sono responsabili;

– anche quando sono chiari il problema non sono sempre allineati al lavoro quotidiano che ogni singola persona svolge.

In quanti conoscono gli obiettivi del proprio CEO?!?

Ed in quanti riescono a collegare in modo immediato quello che fanno quotidianamente rispetto alla direzione che sta perseguendo l’azienda?

Gli obiettivi spesso non penetrano uniformemente la cortina del primo livello dell’amministratore delegato… e quando passano, spesso vengono declinati in obiettivi divisi per funzioni che lavorano a compartimenti stagni.

Finisce che ogni gruppo ha un proprio obiettivo che non sempre converge con quello del collega della porta accanto.. ma come si fa a trovare una soluzione ad un problema che porta a domandarsi se facciamo parte della stessa azienda?

Una possibile soluzione è l’implementazione degli OKR (Objective and Key Results), che stabiliscono un obiettivo (objective) e definiscono tutti i risultati chiave per raggiungerlo (misurabili e monitorabili in archi temporali stretti).

Gli OKR sono individuali ed a livello di gruppo: partono dall’alto ma si devono parlare fra loro e per farlo devono essere discussi a livello di team/funzioni e “concordati” fra le persone in una logica aperta che vede anche il “setting” del risultato come frutto di una condivisione fra tutti i livelli di un’organigramma.

Una delle prime grandi aziende ad implementare gli OKR 20 anni fa è stata Google (sulla scorta di quello che aveva fatto Intel 20 anni prima)…

Come tutte le metodologie, gli OKR non sono “LA” soluzione… ma sono figli di una “filosofia di principi”, che costituisce l’ossatura delle aziende moderne… e questo è già un buon motivo per approfondirli..

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