La bussola del successo (#14/2021)

di Paolo Gallo  pag 271 27 Febbraio 2021

Perché persone che all’inizio della propria carriera lavorativa hanno il mondo in mano spesso finiscono per non raggiungere i propri obiettivi?

Perché invece, chi riesce a raggiungerli non si ritiene comunque soddisfatto?

La spinta estrema alle performance ha portato ad effetti collaterali quali la solitudine per chi riveste un ruolo apicale (spesso costretto a non fidarsi di nessuno ma ad essere contemporaneamente “sensibile” all’adulazione) ed un senso latente di frustrazione per chi non è riuscito a raggiungere posizioni dirigenziali, dovendosi accontentare di un “lavoro normale”.

Il risultato è una separazione netta dei livelli, con la presenza di una totale incomunicabilità che falsa le mutue prospettive.

La soluzione è un sistema più “sostenibile” che parte dalla ricerca di uno scopo più profondo e di una maggiore condivisione e trasparenza… per acquisire una maggiore consapevolezza di se stessi, di quello che si fa e di come si viene percepiti sia all’interno del contesto organizzativo che di quello più “globale”.

Losi può fare sviluppando la capacità di gestire il cambiamento con leggerezza ed agilità… costruendo fiducia, creando un impatto “durevole, misurabile e profondo” e mantenendo (sempre) una reputazione cristallina..

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