Fare i manager rimanendo brave persone

di Giuseppe Morici pag. 214 23 Ottobre 2020 (#63/2020)

“E’ equilibrio la parola magica, non vantaggio, non profitto.. l’equilibrio resta, il profitto va e viene”.

Rivisitazione italiana di concetti ben noti oltreoceano, questo testo è una riflessione sul ruolo che i manager della “generazione X” hanno all’interno del panorama economico mondiale.

A metà fra scienziati ed umanisti, fra imprenditori ed azionisti, i manager di oggi hanno la grossa responsabilità di ridefinire un modello organizzativo e di effettuare una transazione tanto dolorosa quanto necessaria.

Figli di generazioni precedenti, proiettate con convinzione verso un idilliaco mondo a crescita infinita, i manager della mia generazione hanno dovuto imparare sulla propria pelle la difficoltà di gestire il passaggio dal boom economico più esplosivo alla recessione più profonda.

Un passaggio forzatamente inquadrato in un contesto liquido ed inevitabilmente indirizzato verso un completo cambiamento di rotta rispetto a quello che fino ad un paio di decenni fa veniva definito il “modello” per eccellenza (quello dell’ipersfruttamento delle risorse, della transizione delle aziende da macchine manifatturiere a macchine finanziare e della sperequazione delle risorse planetarie)

“Siamo una generazione di transizione”… una di quelle di mezzo che hanno goduto di molti frutti del duro lavoro delle precedenti ma che sono costrette ad impostare un piano di recupero che consenta alle successive di sopravvivere…

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