Come e perchè la fiducia in se stessi influenza i risultati.
Perchè è importante la fiducia in sè ???
La fiducia in sè influisce pesantemente sulla percezione che gli altri hanno di noi: può essere fondamentale ma, come un amplicatore troppo sensibile, deve essere regolata alla perfezione.
E’ come come una spada di damocle: un’arma efficace per raggiungere gli obiettivi ma anche qualcosa che se usato male può troncare in un nanosecondo la nostra credibilità.
La maggior parte di noi sottostima le proprie capacità e quei pochi che non lo fanno generalmente peccano di eccessiva presunzione (almeno apparentemente, visto che chi mostra di essere eccessivamente sicuro è generalmente il “principe degli insicuri”).
Il problema è che regolare la fiducia in sè stessi è tanto difficile quanto fondamentale per due motivi:
- serve ad autoconvincersi delle proprie capacità e ad aumentare la percezione positiva che abbiamo di noi
- serve per essere riconosciuti ed apprezzati dagli altri
Per avere riscontri nella società moderna, il primo punto è “condizione necessaria ma non sufficiente” mentre il secondo non può esistere se non sussiste il primo (alias: non possiamo pretendere che gli altri abbiamno fiducia in noi se non siamo noi che non l’abbiamo per primi..).
Lavorando bene su se stessi (ci vuole pazienza..) si possono ottenere ottimi risultati, a patto di non eccedere e di non provocare scollamenti fra la nostra percezione e quella degli altri (cosa che purtroppo succede a moltissime persone).
Quest’ultimo aspetto è quel sottile confine che separa le persone ritenute competenti ed affidabili da quelle ritenute “saccenti venditori di fumo”.
Il problema più grosso è che la stima in sè si costruisce col tempo, con calma e con grande freddezza, cercando l’allineamento continuo fra la propria percezione e quella degli altri e sottoponendosi continuamente a feedback per “aggiustare il tiro”.
La sicurezza nei propri mezzi non è una cosa che si impone dall’oggi al domani: non basta pensare “ho fiducia in me stesso” per convincere gli altri ed avere il lasciapassare di persona competente..
Nel suo libro “i worth more”, Rob Moore riassume il concetto in questo modo:
“Il valore è la proiezione esterna, il costo che si applica a qualcosa basato sulla nostra percezione, i nostri valori e la stima interna. Il valore può essere malleabile ma la stima interna deve essere fissa. Se non si valorizza se stessi, è difficile dare valore a ciò che ci circonda, per questo autostima e valore esterno percepito sono collegati, il primo è una percezione che non è realtà, ma diventa la nostra realtà e influenza noi stessi, il secondo invece influenza gli altri attorno a noi, è la proiezione esterna del nostro valore. Se si ha stima in se stessi, il mondo ci stimerà poiché è uno specchio della nostra percezione del sé.”
“Avere fiducia in se stessi” non è così semplice come sembra, soprattutto quando una persona pretende molto da se stessa. E poi spesso esternamente c’è il rischio di essere percepiti come saccenti…
Bisogna cercare di stimarsi, senza peccare di presunzione. Ardua impresa!