Un altro giro di giostra

di Tiziano Terzani pag. 575 29 Agosto 2020

“Si sa, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi”

Quando, dopo aver girato il mondo in lungo ed in largo, gli fu diagnosticato un cancro, Tiziano Terzani capì che tutto quel suo girovagare lo aveva portato in molti posti e da nessuna parte allo stesso tempo.

Intraprese così un altro viaggio, verso la ricerca di sè stesso e di un significato più profondo di quello che aveva attribuito fino a quel momento alla sua brillante esistenza.

Un viaggio mai scontato, una digressione sulla vita ed il suo senso che non vuole arrivare necessariamente ad una conclusione ma che lascia spazio a chi la legge di riflettere, pensare e metabolizzare stati d’animo in cui ognuno può riconoscersi.

La malattia come occasione di introspezione e ricerca: l’autore non ne parla mai in un’accezione negativa, piuttosto la analizza in tutti gli aspetti più personali, osservando con occhio clinico l’impatto avuto su se stesso e sulle sue relazioni.

Terzani è un uomo pragmatico ma anche estremamente intelligente: si lascia trasportare nel mondo della medicina tradizionale, di quella orientale ed ayurvedica… esplora soluzioni e sperimenta senza preconcetti, incontrando sul suo cammino santoni e medici irreprensibili, ciarlatani e luminari, guide spirituali ed improvvisatori.

Li osserva tutti senza pregiudizi, con l’occhio clinico di chi ha capito che bene e male sono due lati della stessa medaglia come la vita e la morte (che analizza chirurgicamente senza mai “dare ragione” all’una o all’altra).

Uno dei più bei libri che ho letto, che al di là della malattia, induce riflessioni importanti sui nostri schemi mentali, sulle nostre barriere e sulle nostre necessità di dare un nome ed un’etichetta laddove la nostra limitata comprensione non riesce a giustificare razionalmente l’ineluttabilità tipica di un universo più grande (che ogni scienza, nonostante i progressi, non ha ancora colto nella sua interezza)

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