Chi ha spostato il mio denaro?

di Robert T. Kiyosaki pag. 276 28/03/2020

“Il 90% degli investitori è costituito da investitori medi ed essi dovrebbero continuare ad risparmiare ed investire nei loro fondi pensione. Le informazioni di questo libro sono per il 10% di individui che vogliono istruire se stessi per diventare investitori professionisti, aumentare i propri rendimenti dagli investimenti ed accelerare la crescita dei loro portafogli finanziari”.

Un libro per investirori scritto dall’autore di molti dei migliori best seller in campo finanziario (dello stesso autore “padre ricco, padre povero” ed “i quadranti del cashflow”).

One minute manager

Di Ken Blachard e Spencer Johnson pag.112 25/03/2020

“Un metodo rapido ed efficace per aumentare la produttività e la soddisfazione sul lavoro”.

Un libro dedicato ai manager ed a chi gestisce un gruppo di persone che spiega come raggiungere obiettivi attraverso il trasferimento di consapevolezza e la crescita delle persone che lavorano all’interno di un’organizzazione.

“Il nuovo one minute manager” applica un prezioso modello di management che consiste in tre tecniche da un minuto basate su rigorosi studi di medicina e scienza del comportamento.

Un modello che mette al centro le persone e che vede nella motivazione e nella collaborazioni gli unici strumenti vincenti ed efficaci in periodi di crisi.

Il cigno nero

Davide Biliotti

Di Nassim Nicholas Taleb pag. 308 23/03/2020

“Ci ripetono che il futuro è prevedibile ed i rischi controllabili, ma il mondo in cui viviamo non fa che dimostrare il contrario. Basta un solo evento inaspettato per demolire certezze e schemi consolidati da secoli…. per natura impariamo dall’esperienza e dalla ripetizione, ci concentriamo su cose che già sappiamo e trascuriamo sistematicamente ciò che non conosciamo”

Consigli da amico

Anthony Robbins pag. 102 17/03/2020

Un estratto dei più celebri best seller dell’autore.

Una guida con i principali highlights dello sviluppo personale, finalizzata a fornire gli strumenti di base per il miglioramento della qualità della vita.

Il metodo Warren Buffet

Di Robert G. Hagstrom pag. 303 15/03/2020

Un saggio sul pensiero e sui metodi del più grande investitore del mondo.

In una carriera finanziaria lunga 70 anni, Warren Buffett si è confrontato con una infinità di sfide riuscendo in uno degli obiettivi più sfidanti: battere il mercato.

Con teorie in controtendenza con quelle dei trader standard (orientate alla massimizzazione del profitto sul breve termine), WB ha adottato un mx fra un approccio matematico, un’analisi approfondita su un portfafoglio limitato di aziende ed una visione a lungo termine.

Un libro interessante per chi vuole cominciare ad investire

La brevità della vita

Seneca pag. 88 12/03/2020

“Se la vita è breve non è colpa della natura ma del cattivo impiego che se ne fa”

E’ il decimo dei Dialoghi di Seneca, destinato a Pompeo Paolino dove il filosofo consiglia al suocero di ritirarsi a vita privata tralasciando ogni attività pubblica.

Sebbene risalente all’epoca dell’antica Roma (Seneca nacque nel 4 a.C), il trattato e’ una riflessione sul tempo e sull’uso che l’uomo ne fa estremamente attuale.

La Saggezza del dubbio

Alan W. Watts pag. 123 11/03/2020

Un libro scritto nello spirito di Lao Tsu, il maestro dello “sforzo alla rovescia” che dichiarò che per conoscere la verità bisogna sbarazzarsi della conoscenza e che nulla è più potente e creativo del vuoto da cui l’uomo rifugge.

“La somma felicità, la suprema intuizione e certezza spirituale vanno trovate solo nella consapevolezza che l’impermanenza e l’insicurezza sono ineluttabili ed inseparabili dalla vita”.

Quanto vale la libertà (ai tempi del Corona Virus)

In questi giorni ci stiamo rendendo conto (semmai ce ne fosse stato bisogno) di quanto vale la nostra libertà.

Cose che davamo per scontate della nostra routine assumono all’improvviso un’importanza fondamentale.

Di fronte all’inevitabile, ogni previsione risulta vacua: la carriera, il lavoro, i risparmi, la pensione, la borsa, il costo della benzina e persino l’intero ecosistema economico mondiale..

Se da una parte tutto questo ci aiuta a ridimensionare alcuni dei problemi che pensavamo di avere (un collega insopportabile, una moglie o un marito suscettibile, un figlio che fa i capricci o un teppista che nel lontano 1985 ci ha tagliato la strada), dall’altro amplifica e complica aspetti con cui non eravamo abituati a confrontarci.

Da quando non abbiamo più accesso alla nostra “normalità”, molte persone stanno andando in crisi perchè costretti a fare i conti con la propria solitudine e con rapporti che soffrono ancora di più il peso di una quotidianità da cui non è più possibile evadere…. niente after hour, niente scorribande coi compagni del liceo, niente “uscite libere”, niente più caffè con i colleghi…niente di niente.

Molti cercano rifugio ancora di più nella “socialità” ma anche i luoghi virtuali stanno diventando sempre più vuoti e privi di contenuti affascinanti a causa dell’impossibilità di mostrare al mondo “quanto stiamo bene”, “come siamo bravi” o “come sappiamo goderci la bella vita”.

Stiamo scoprendo cosa vuol significa vivere nella vita reale per il 100% del nostro tempo, quanto diventa inutile passare ore sui social o quanto poco importante sia tutto il resto quando non puoi tenere ciò che veramente conta a meno di un metro di distanza.

Il virus ci ha tolto temporaneamente la libertà ma ci dà un’occasione unica di riflessione.

Alcuni di noi continueranno ad agognare l’evasione (dalla cui astinenza speriamo di liberarci presto) e brameranno di tornare a quello stato di ammorbamento che ci consente di essere sempre in movimento senza mai avanzare veramente.

Tanti eviteranno di fermarsi a pensare (perchè quello che ne trarrebbero avrebbe conseguenze molto più pesanti e molto meno provvisorie del virus stesso).

Ciò che potrebbe diventare una pandemia non solo ci toglie la “libertà”, ma mette in crisi valori, abitudini e rapporti.

Di fronte ad una crisi così, anche il top model da social diventa un topolino impaurito perchè ciò che sta succedendo non tira fuori quello che mostriamo ma quello che siamo: il nostro approccio alla vita, il nostro senso di responsabilità, le nostre difficoltà ed i nostri limiti, come reagiamo alle circostanze, come ci comportiamo nei confronti dell’umanità (e non più solo nei confronti del nostro ego).

La parziale buona notizia è che sperabilmente tutto passerà in breve tempo e potremmo ributtarci a capofitto nella carriera, nel leggere centinaia di mail al giorno, nel pensare alla macchina nuova, alle cene all’aperto ed alla manicure: ci butteremo alle spalle tutto e dimenticheremo alla velocità della luce come è successo in passato per catastrofi ben peggiori (quando ai nostri nonni venne chiesto di andare in guerra invece che “di stare a casa”..) e per eventi che ci hanno costretto ad istituire i “giorni della memoria”.

Quello che non dovremmo buttare via è l’occasione per resettarci, per riflettere e pensare, per lasciarci alle spalle quello che non conta, per apprezzare la quotidianità, la famiglia e persino l’inevitabile noia conseguente dall’essere dovuti passare “da 100 a zero”.

Il virus passerà lasciandoci una lezione immemorabile che solo alcuni riusciranno a cogliere: tirerà fuori il nostro vero io, la nostra capacità di affrontare i problemi e di essere flessibili…  insegnerà la resilienza,  dirà molto di noi e di quello che siamo riusciti a costruire a parte una brillante carriera ed una bella casa: che ci piaccia o no, insegnerà a riflettere su quello che siamo, sperando che quanto abbiamo faticosamente costruito sia un po’ più solido di quello che siamo abituati a far vedere.

Come Proust può cambiarvi la vita

Di Alain De Botton pag. 195 09/03/2020

Ispirato allo stile di vita di uno dei più celebri scrittori francesi, “Come Proust può cambiarvi la vita” è un libro che parla della felicità attraverso gli occhi di una persona tanto geniale quanto sofferente.

.. perchè come sostiene l’autore “Nessuno meglio di chi è stato infelice può dare lezioni sulla ricerca della felicità”.

Quiet

di Susan Cain pag. 358 08/03/2020

La nostra vita è condizionata non solo dalla razza e dal genere sessuale ma anche dalla personalità e dallo spettro introverso-estroverso che ne costituisce parte essenziale.

Il mondo è pieno di introversi: li vediamo anche se non li sentiamo, preferiscono ascoltare invece di parlare, frequentano biblioteche piuttosto che locali affollati; sono almeno un 30% della popolazione (senza contare quelli che si mascherano da finti estroversi) e molto spesso hanno ricoperto ruoli e cariche a cui dobbiamo parte delle più grandi evoluzioni dell’umanità.

Quiet è un’analisi nel mondo umano visto dagli introversi ma che serve soprattutto agli estroversi.