11 punti di attenzione per altri 46 anni

Oggi ho 46 anni e ho realizzato di non avere molte lezioni di vita da dare, ma di aver riflettuto su alcune apparenti banalità che mi sono tornate utili:

1) Vivere con passione e cercare di godersi il viaggio ogni istante nel “qui e ora”;

2) Cercare di prendere le fluttuazioni della vita come si prende una giornata di pioggia: con la consapevolezza che prima o poi il sole torna e che se non ci fosse la pioggia non crescerebbe niente (questa è difficile lo so.. ma vale la pena provarci);

3) Osservare attentamente chi ci sta intorno: gli sguardi buoni e quelli cattivi, i sorrisi e le smorfie, la stima e l’indifferenza. Le persone e le loro espressioni sono termometri utilissimi per ricordarci dove vogliamo o non vogliamo andare;

4) Cercare di non prenderla mai sul personale: le cose succedono, in misura maggiore o minore un po’ a tutti. Gli ambienti intorno a noi a volte feriscono e a volte ci fanno sentire in cima al mondo: stare con i piedi per terra e puntare sempre agli obiettivi senza subire troppo la pressione sociale è una buona strategia per vivere meglio e saper gestire sia gli alti che i bassi;

5) Nessuno ha una vita perfetta perché l’esistenza è come una coperta: puoi allungarla un pochino ma se la tiri da una parte, inevitabilmente si accorcia dall’altra. Non fatevi ingannare, perché questo “fatto” è certo come la morte.. ed è per tutti così;

6) Non prendere mai niente per oro colato perché ci sono sempre tre verità: “la mia, la tua e la verità”. Saperlo è importante per avere il giusto distacco, vedere il mondo con lenti diverse e migliorare la qualità del proprio pensiero;

7) Guardare agli altri con maggiore clemenza: non sappiamo mai la battaglia che stanno combattendo quelli che abbiamo di fronte e gli altri non sanno niente delle nostre (prendere coscienza di questo fatto aiuta a stare meglio noi stessi prima ancora di chi abbiamo davanti);

8) Scegliere con cura e lasciare andare: recentemente un cliente importante che ne sapeva meno di me voleva dirmi come fare un lavoro che mi aveva commissionato. Ho dovuto chiudere la porta, sorridere e lasciare andare. Non importa quanto sei bravo, ci sarà sempre qualcuno che cercherà di buttarti giù a prescindere (lasciate correre: a volte semplicemente i clienti non sono fatti per voi e voi non siete fatti per loro);

9) essere in equilibrio; incontriamo milioni di persone che a vario titolo si avvicinano a noi: imparare a riconoscerne le intenzioni fin da subito è fondamentale per semplificarsi la vita e non invilupparsi sotto il peso dell’ego;

10) lavorare meno e meglio e non sprecare il tempo che è “la risorsa più preziosa che l’uomo può spendere”;

11) comprendere che fra tutti quelli che abbiamo intorno, se abbiamo fatto un discreto lavoro, gli unici che ci staranno sempre a fianco saranno i nostri figli.
Almeno con loro, impegnamoci a non spengere mai la fiamma anche quando si scatenerà un’inevitabile tempesta…

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