Enrico Zanieri

Mercati fluidi e imprevedibili, strutture organizzative de-localizzate e team a distanza..

Questa è l’epoca della sfida all’accaparramento dei talenti e della ritenzione di quelli che non hanno ancora fatto “quiet quitting”

Intelligenza artificiale, metaverso, grandi dimissioni e tecnologie in continua evoluzione: il cambiamento non è solo diventato una costante ma anche qualcosa di incrementale e inarrestabile.

Le vecchie logiche del comando e controllo sono completamente saltate e adesso devono essere completamente riviste attraverso una leadership sistemica, sostenibile e aperta alla comprensione di tutto ciò che sta in profondità e che va oltre al business.

Le nuove forme di lavoro agile, dopo qualche flebile resistenza che ci sarà nei prossimi anni, spazzeranno in gran parte il vecchio modo di lavorare accelerando quella “crisi della leadership” che sta già minando vecchi modelli, costringendo la maggior parte dei manager a una difficile “riconversione” verso qualcosa di completamente diverso.

Passare da un mindset legato alla gerarchia a una mentalità di responsabilizzazione e valorizzazione delle risorse è complicato, così come lo è uscire dagli schemi e cominciare a vedere le differenze come un valore aggiunto e non qualcosa da “includere”.

Le competenze da sviluppare per una nuova “leadership sinergica” sono molte ma possono attingere dal campo del coaching e dai modelli aperti elaborati dall’international coaching federation (di cui sono membro orgoglioso insieme alle autrici di questo libro): basi che sono state riviste grazie alle competenze dei migliori coach di tutto il mondo e che sono parte di un modello che si rivolge a manager e aziende che vogliono adeguare i propri modelli di leadership, apprendere nuovi processi decisionali per gestire una realtà in costante cambiamento e mettere in pratica comportamenti funzionali a guidare la rivoluzione del lavoro nei team in modalità ibrida (in presenza e da remoto).

La leadership sinergica sviluppata sulle competenze del coaching, aumenta il livello di consapevolezza e di benessere dell’organizzazione e contribuisce ad affrontare con successo la complessità contemporanea e a costruire un mondo (lavorativo e non) che valorizza le forze, i talenti e le passioni di tutti gli individui.