
Le regole di Patrick Moratoglou (allenatore di Serena Willam)
Un manager o un executive è qualcuno il cui compito principale dovrebbe essere quello di “allenare” centinaia di persone…
..prendendo spunto dai migliori coach degli atleti professionisti e ricopiando (e possibilmente facendo sue), semplici regole.
Qui di seguito le 6 regole applicabili al management di Patrick Moratoglou (allenatore di Serena Williams, una delle più grandi tenniste di tutti i tempi):
1 La tua più grande debolezza può diventare la tua più grande forza
“quando ero piccolo ero molto sensibile ma quando sono diventato allenatore, quello che era considerato un punto di debolezza è diventato il mio maggior punto di forza”: è stato fondamentale per riuscire a capire i miei atleti, per prestare attenzione e saper interpretare i loro comportamenti.. bisogna avere sempre occhi ed orecchie ben aperti: osservi, comprendi e poi fai un piano per costruire la fiducia con gli atleti ed aumentare le loro prestazioni. Saper osservare le persone è fondamentale..
2 Non avere mai paura di essere licenziato
Correre dei rischi e non avere paura è la chiave per riuscire… Se hai paura per il tuo posto di lavoro, dirai sempre gli altri quello che vogliono sentire (che non è quasi mai quello che serve per eccellere). Le persone capiscono sempre se hai paura… e se hai paura di essere licenziato, non crederanno in te.
3 Gli errori sono inevitabili ma non permettere che ti definiscano
Fallimento e frustrazione sono due delle cose migliori che possono capitarti se impari a gestirle. Non c’è altro modo di imparare se non facendo errori e prendendo spunto dagli stessi per migliorarsi. Gli errori servono a questo… non a definire se siamo o meno persone di successo.
4 Le emozioni sono pessimi consiglieri
Avere emozioni non è un problema, il problema è fargli prendere decisioni al posto tuo. Quando sei in preda alle emozioni è materialmente impossibile prendere le decisioni migliori. Nessuno dovrebbe prendere decisioni in preda a rabbia, panico, paura o frustrazione.
5 Fagli sapere che non è solo
La relazione è tutto. L’atleta deve credere intimamente che ce la può fare e tu devi dargli tutto l’appoggio necessario affinché possa tirare fuori il meglio da se stesso. Molto atleti che si auto-sabotano hanno un grande talento.. ma tanti non hanno fiducia in se stessi. Un allenatore serve a far sapere ad un’atleta che non è solo, che non è strano e che non è diverso (se non nel suo talento).
6 una bugia a fin di bene può diventare una verità.
Quando Serena era in crisi nelle palle sotto rete, mi inventai una statistica secondo la quale “se ti muovi con decisione a rete hai l’80 per cento di probabilità di fare punto”. Lei si convinse e cominciò a farlo.. facendo punto nell’’80% delle volte..
“Odio dire bugie ma dovevo ricordarle chi era e quello stratagemma funzionò”. Tutti hanno dei limiti: la maggior parte non sono tecnici ma mentali.