L’abuso della parola “ leader” (e l’ID di un Leader…)

La parola #leader andrebbe usata con parsimonia…

Bisognerebbe usarla con “reverenza” ed invece è spesso abusata negli articoli, nei libri e nella maggior parte dei corsi di #management.

In molte aziende viene addirittura usata per dire che “ti occupi di qualcosa” (quando da neolaureato entrai nella gestione materiali di una multinazionale ero già un “material leader”).

Del concetto teorico di “#leadership” ne siamo drogati al punto tale da sconvolgerne spesso il significato ma un leader, per essere chiamato tale, dovrebbe avere un “set minimo” di caratteristiche quali ad esempio:

–        “spostare l’aria” quando entra in una riunione

– essere un “magnete” per le persone che lavorano con lui (indipendentemente dal loro ruolo e da “come va l’azienda”)

– essere visionario ed in controtendenza… in due parole… “fare la differenza” 

– “interessarsi disinteressatamente” degli altri  indipendentemente dall’estrazione, dal genere ma soprattutto dalla posizione

–         Guardare l’ambiente professionale come un campo di esplorazione e non come un campo da conquistare al Risiko.

La lista sarebbe lunga…

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