Come si fa a leggere molto?


È forse una delle cose che, fuori dal lavoro, mi viene chiesta più spesso.

La risposta non è “alzarsi alle 6 del mattino”, ma è quella di cercare di connettere questa abitudine a uno “scopo”.

Ho trovato sempre la lettura un modo per viaggiare e fare esperienze quando non ci si può muovere fisicamente.

Qualcosa di utile per:

– Formarsi e informarsi fuori dai media “mainstream”;

– Connettere puntini fra discipline diverse attivando il pensiero laterale;

– Collegare le proprie esperienze con quelle degli altri (per dargli maggiore significato);

– Aprire la mente e abilitare una visione sistemica (favorendo l’agilità intellettuale);

– Stimolare creatività, riflessioni e nuove idee;

– Crescere personalmente e professionalmente;

– Fare una pausa in una vita frenetica e piena di incombenze;

– Divulgare cultura e conoscenze per ampliare network e fare community attorno a valori condivisi.

Ho sempre viaggiato molto ma non averlo potuto fare durante e dopo la pandemia (a causa di molteplici impegni), ha accelerato la necessità di utilizzare la lettura come strumento di svago, formazione e allargamento dei confini.

Ne parleremo al salone internazionale del libro presso lo stand di Roi Edizioni domani alle 12:30

Se ci siete, prendiamo un caffè per riflettere insieme sul “perché” leggere ci aiuta a diventare persone e professionisti migliori.

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