Machina sapiens (#19/2024)

Le macchine possono pensare?

Il primo che si è fatto questa domanda inquietante è stato Alan Turing nel 1950: in un’epoca post-bellica in cui si pensava a ricostruire con fatica quello che l’uomo aveva completamente distrutto…

Oggi si può conversare con una macchina, fargli domande complicate, intavolare una discussione sui temi più disparati senza (quasi) distinguerla da un “umano”.

La velocità con cui le macchine apprendono è talmente alta che la prossima rivoluzione copernicana non sarà più guidata da noi ma da loro.

Per la prima volta nella storia, potremo non riuscire a controllare un processo evolutivo che sta già seguendo dinamiche a noi sconosciute, spingendoci verso un orizzonte in cui probabilmente dovremo rinunciare a essere “la specie dominante”.

Mentre fagocitavano milioni di dati, i nuovi “agenti intelligenti” si sono infatti rivelati capaci di svolgere compiti molto oltre quelle che erano le intenzioni e le aspettative di chi le ha create, dimostrando di essere abili anche in campi per cui non erano state addestrate.

Marshall McLuhan (filosofo che predisse la nascita del world wide web con 30 anni di anticipo) disse: “noi plasmiamo i nostri strumenti e poi i nostri strumenti plasmano noi”… e questo è quello che sta già accadendo con l’intelligenza artificiale.

Volevamo costruire “qualcosa” ma sembra che forse stiamo costruendo “qualcuno”.

Questo libro di Nello Cristianini è, insieme a “la scorciatoia”, uno dei più bei libri che ho letto un argomento tanto trattato quanto ancora poco conosciuto.

Nello è professore di intelligenza artificiale alla Bath University in Inghilterra: ha scritto una serie di saggi e articoli specialistici a tema AI, apprendimento automatico e conseguenza sociali dell’adozione di tecnologie intelligenti.

Lo incontreremo in autunno nell’ambito delle iniziative di formazione e informazione gratuita di @nenet, per andare a fondo sull’argomento e capire gli impatti che le nuove tecnologie potranno avere sulla nostra vita.

Per informazioni è sufficiente iscriversi alla newsletter su www.nenetcompany.com

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