Coopetition

“Aspetta che ora condivido il nostro più grande flop…”

Negli aperitivi di networking fra startupper e imprenditori spesso le discussioni ruotano attorno ai numeri, a chi ha ottenuto più successo, a chi ha più follower o a chi ha passato più “round di finanziamenti”.

Se 8 secondi è il tempo medio della nostra attenzione, in queste occasioni spesso si riduce drasticamente a qualche frazione.

Qualche volta nascono ottime opportunità, ma molto spesso si tratta di discussioni mono-direzionali in cui non c’è possibilità di scambi efficaci.

Personalmente preferisco quelli che, piuttosto che mettere sul tavolo i propri  trofei, parlano di fallimenti, cadute, dubbi e perplessità: trovo sia più funzionale per capire cosa può essere migliorato in quello che facciamo e cosa può essere fatto in modo “diverso”.

A partire dalla condivisione di ciò che “non è andato”, si innescano domande generative (anziché inutili constatazioni): le menti si attivano, la dopamina sale e si crea uno spazio dove si generano idee, soluzioni o semplici scambi in cui l’attenzione rimane alta.

In foto gli amici di MindfulNetLife, venuti a trovarci nella sede di NeNet per condividere fallimenti, flop e molte delle uniche cose da cui puoi veramente imparare.

Perché uno degli insegnamenti più importanti che ho imparato lavorando come coach, è che “i più bravi”, non perdono tempo a dire quanto lo sono… ma si confrontano con gli altri per capire come migliorare ancora.

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