Lasciare spazio ai giovani

A 34 anni abbiamo tutti energie da vendere…

Abbiamo idee, stimoli, passione, apertura mentale, voglia di imparare e flessibilità.

Io ricordo che non avevo l’esperienza di ora, ma avevo un livello di conoscenza sufficiente per migliorare le dinamiche dell’organizzazione in cui ero manager.

Non stavo troppo dietro alla politica né ai titoli: avevo pochi bias e qualche difetto, ma possedevo già quel mix di irriverenza, voglia di fare e capacità di coinvolgere gli altri per renderli parte attiva di un cambiamento.

Sono sicuro che i miei 34 anni non sono stati molto diversi da quelli della maggior parte delle generazioni precedenti e successive (nè dai vostri).

Questo perchè a quell’età hai tutto quello che serve e quello che ti manca puoi sempre impararlo (con qualcuno che abbia la volontà di insegnartelo).

Quando hai 34 anni e diventi primo ministro di una delle economie trainanti del nostro continente, non devi sperare di essere “all’altezza”: devi sperare di trovare un ambiente che ti lasci concentrare sul tuo lavoro anzichè farti perdere energie per scansare mine o difenderti da cose che non fanno parte della tua “agenda”.

A 34 anni devi augurarti di trovare compagni e avversari che invece di tirarti giù perché “troppo giovane”, ti supportino a fare il meglio delle tue possibilità… consentendoti di mettere mano a dinamiche che per interessi individuali nessuno ha interesse a cambiare.

In bocca al lupo a tutte quelle società e organizzazioni che hanno il coraggio di puntare sulle nuove generazioni senza limitarle, controllarle o pretendere che siano macchine da 500 cavalli a cui devi mettere un freno per evitare che arrivino prima di te.

Abbiamo bisogno di menti brillanti da affiancare e supportare per non morire di mediocrità… in qualsiasi campo e a prescindere dall’età, dalla etnia, dalla religione, dall’orientamento sessuale e dalla ideologia politica.

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