“Restiamo in disaccordo e impegniamoci”

Lo scrisse Jeff Bezos in una lettera agli azionisti del 2016 e sintetizza quello che devono fare le aziende più produttive e innovative al mondo quando devono prendere una decisione.

Invece di perdere tempo nell’allineare tutti, viene scelta l’opzione con più sostenitori dopodiché tutti gli altri (anche quelli in disaccordo), si impegnano a implementarla al massimo, supportandola come se fosse la loro.

Questo ha due vantaggi:

– rende il processo decisionale molto più veloce (eliminando lunghe riunioni di allineamento che rallentano ogni processo);

– mitiga l’effetto dei “franchi tiratori” (coloro che ostacolano decisioni che non vanno in direzione delle proprie proposte).

Quando in un’organizzazione c’è un’intesa comune di cosa vuol dire “restiamo in disaccordo e impegniamoci”, le idee si implementano molto più velocemente e c’è più spazio alla sperimentazione e a una rapida reazione ai fallimenti.

In NeNet, insieme a modelli di feedback basati sulla “sincerità radicale”, questo è un concetto che sta alla base sia dell’offerta formativa che della costruzione di modelli interni orientati al risultato e alla trasparenza: qualcosa che abbiamo imparato dopo aver visto quanta inefficienza porta la mancanza di chiarezza all’interno di qualsiasi rapporto (professionale e non).

Per approfondimenti: lettera agli azionisti Jeff Bezos 2016, “sincerità radicale” di Kim Scott, “i principi del successo di Ray Dalio, “l’arte della leadership” di Michael Lopp e la nostra pagina LinkedIn.

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