35.000 decisioni e una delega..

35.000 sembra essere il numero di decisioni che ognuno di noi prende ogni giorno (da un articolo del New York Times del 2016)

Gran parte di queste sono piccole e automatiche (come quelle che prendiamo sul cibo o sul vestiario) ma il numero è comunque talmente elevato che il nostro cervello è sempre più facilmente “sotto stress”.

Succede a tutti ma in particolare a micro-manager, imprenditori troppo operativi o team leader inseriti in strutture gerarchiche complesse.

Quando si ricoprono ruoli di un certo tipo, succede spesso che o per volontà o per contingenza, si prendano decisioni anche sul colore della cancelleria, rinunciando inevitabilmente a essere lucidi quando è il momento di prendere decisioni più importanti.

Il nostro cervello è una grande macchina ma è limitata: “mangia” di tutto ma elabora solo un numero limitato di informazioni.

Tenere basso il carico cognitivo e concentrarsi sulle cose che danno valore, è fondamentale per mantenere alta l’efficienza e l’efficacia nel proprio lavoro.

Per farlo, uno degli strumenti migliori è la delega dei propri collaboratori e delle persone che ci circondano: una capacità che invece di essere considerata come qualcosa di “desiderabile”, dovrebbe essere un pre-requisito minimo per valutare chi deve gestire una pressione elevata e una mole di decisioni che può togliere lucidità anche alla persona più “esperta”.

Se siete un CEO, un imprenditore o un manager, riflettere sul contenuto delle decisioni che dovete prendere e fare in modo che siano poche e significative è forse la cosa più importante che potete fare per voi e per gli altri.

P.S: Mark Zuckerberg, ha detto di aver scelto di indossare sempre lo stesso tipo di maglietta per potersi concentrare maggiormente sulle “decisioni che contano” (presumibilmente delegando quelle più operative al proprio team e alleggerendo ulteriormente il proprio “carico cognitivo”)

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