Prima regola non spammare…

Lavoravamo su un progetto da 1,5 miliardi di euro per la costruzione di 50 treni Frecciarossa 1000 per Trenitalia S.p.A. e il contratto che gestivamo come “mandataria” coinvolgeva una quantità enorme di stakeholders.

Dal mio capo dipendeva una struttura di centinaia di persone, ma lui scriveva e faceva meeting raramente.

Non aveva bisogno di controllare: di base si fidava di quello che facevamo ed evitava di inviare centinaia di mail o di organizzare riunioni inutili.

Era riuscito a creare un ambiente dinamico in cui ti sentivi coinvolto e parte di un “team” che lavorava per un obiettivo ambizioso.

Aveva tutto sotto controllo e adottava la strategia di farsi sentire poco e nei momenti giusti creando un effetto aspettativa : le poche mail che inviava, non solo venivano lette da tutti con la massima attenzione ma tutti facevano il possibile per rispondere velocemente.

Non per paura, non per stress ma per quelli che gli inglesi chiamano “committment” (in italiano niente altro che la “voglia di lavorare con passione”).

Ho avuto la fortuna di stargli a fianco in un periodo non proprio felice della mia carriera professionale, ma da lui ho imparato come si gestiscono centinaia di persone che lavorano a un progetto complesso.

Soprattutto ho imparato che se vuoi persone veramente “coinvolte”, devi costruire un ambiente di fiducia e rispetto in cui quando entri dalla porta, “immetti energia positiva” e una forte carica emotiva.

Per farlo, la prima regola d’oro è “non spammare” di mail, riunioni e allarmi inutili che invece di “immettere energia”, spesso finiscono per toglierla…. a volte irreversibilmente.

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