Perché l’intelligenza artificiale non può sostituire contenuti degni di essere letti..

Chatgpt dovrebbe essere utilizzato per scopi utili: utilizzarlo per scrivere post è un po’ come copiare il compito a scuola, pagare qualcuno per hackerare LinkedIn guadagnando follower o appoggiarsi a un ghostwriter per scrivere qualcosa che abbia un senso…

Conosco molte persone che fanno una o più di queste cose.. ma nessuno che sia riuscito a ottenere risultati degni di nota sul lungo periodo.

Per distinguersi, ci vogliono studio, preparazione e una dedizione costante: se non c’è sostanza e personalità dietro quello che scriviamo, il risultato sarà solo quello di alimentare un oceano di contenuti a scarso valore aggiunto.

Le persone cercano valore e il personal branding (come il business), è un gioco lungo: non esistono scorciatoie e il poco tempo a disposizione dovrebbe essere dedicato a creare contenuti cui valga la pena prestare attenzione e che noi stessi vorremmo leggere.

Uno degli scopi più nobili dell’AI non è quello di sostituirsi a noi, ma è quello di aiutarci per dedicarci a scopi a più alti: utilizzarla per trovare scorciatoie aumenta solo l’entropia di un sistema che ha bisogno di diversità e di un contributo “umano” che l’intelligenza artificiale è ancora lontana da poter raggiungere..

Ne parliamo spesso con Francesco Limone ai corsi di personal branding per aziende: la credibilità di un brand si costruisce lentamente… e senza “hackerare” il sistema.

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