“Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa è segno una scrivania vuota?” (Einstein)

Il caos spesso genera vita laddove l’ordine spesso genera l’abitudine.

L’ordine è qualcosa di artificioso, il naturale è il caos…

Nonostante questo l’evoluzione dell’universo ha fatto passi in avanti solo grazie a un disordine “ordinato”: per questo servono menti ordinate e menti disordinate che lavorano insieme.

A questo servono la “diversità” di contributi, la contaminazione di generazioni, il mix di culture diverse e l’integrazione fra diversi tipi di intelligenza (incluso quella artificiale).

Chi fa della diversità una questione di “parti da includere” non ha capito l’importanza fondamentale che la diversità stessa può portare nell’evoluzione della nostra specie e nella possibilità di creare contesti professionali e sociali migliori.

Per approfondimenti (oltre a Darwin): dall’origine di David Christian

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