12 regole per la vita (#61/2022)
di Jordan Peterson pag. 405 26 Dicembre 2022
Quali sono le cose fondamentali da sapere?
Forse troppe e non riassumibili in delle “regole”.. ma nonostante questo ci sono dei principi fondamentali a cui è possibile attingere per provare a vivere una vita maggiormente ricca di significato.
In questo libro ci sono 12 assunti pratici: antidoti al “caos” per orientarsi in un mondo complesso e allargare sia lo scopo che la visione su quello che facciamo.
Quella che più mi ha colpito è la regola numero 7: “punta al significato e non all’interesse personale”
Il percorso concettuale fra l’abbuffarsi avidamente e imparare a mettere da parte una parte della carne affumicandola al fuoco (per il pasto serale o per condividerlo con gli altri), è stato lunghissimo perchè in natura è sempre stato molto più facile divorare tutto subito piuttosto che conservarlo o metterlo a fattor comune.
L’istinto all’individualismo è nella natura umana e ci sono voluti svariati salti evolutivi e un lungo percorso per metabolizzare il “differimento” e passare dall’istinto animale di sopravvivenza all’uso della ragione.
La nostra storia è disseminata di equilibri fra una parte istintiva e rettiliana che ci spinge verso la bulimia da cose e attenzioni (ma che non ci fa stare bene) e la ricerca di un maggior equilibrio collettivo (che ci priva di una parte di abbondanza per “cederla” a qualcuno che sappiamo averne più bisogno)
Quando avremo superato quell’istinto e quella paura ancestrale che porta all’individualismo, acquisiremo maggiore capacità critica, maggiore comprensione delle dinamiche globali e un maggior benessere interiore.
Condividere non significa regalare qualcosa di prezioso senza ottenere nulla in cambio (come fanno alcuni bambini che rifiutano di far partecipare gli altri): significa l’avvio di un processo di scambio evitando il quale il destino è quello di rimanere soli.
Un bel testo che spinge a una riflessione profonda sulla nostra società, sulle regole a cui dobbiamo sottostare e sui principi fondanti di un capitalismo che con l’illusione di una ricchezza per pochi, crea milioni di persone concentrate esclusivamente su se stesse e sui propri obiettivi (con pochissima possibilità di realizzarli).