l “perché” della vulnerabilità a lavoro..

Il concetto di vulnerabilità può trarre in inganno perché viene spesso interpretato erroneamente come una debolezza.

Ma cosí come diffidiamo dalle cose troppo “perfette”, acquisiamo maggiore fiducia quando ne vediamo anche le imperfezioni.

Quando abbiamo coscienza di quello che abbiamo davanti (inclusi pregi e difetti), acquisiamo sicurezza perché aumentiamo la nostra capacità di vedere le cose per quelle che sono (diminuendo l’effetto “brutta sorpresa”).

In ambito organizzativo questo si traduce in una maggiore apertura, in una maggiore fiducia e in una maggiore empatia e comprensione delle nostre interfacce.

La vulnerabilità è pertanto una via per aumentare la sicurezza psicologica (secondo le ricerche fra i fattori più importanti nei team di lavoro più efficienti) e
per migliorare le relazioni (e conseguentemente il prodotto di queste interazioni).

E siccome il prodotto delle interazioni fra le persone in azienda è generalmente il prodotto o il servizio che “si vende”, è evidente quanto la “vulnerabilità” incida indirettamente sulla “produttività” di un’intera organizzazione.

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