Perché con 8 miliardi di persone siamo costretti a creare business sostenibili..

Qualche giorno fa abbiamo raggiunto la strabiliante cifra di 8 miliardi di persone che vivono su questo pianeta.

Cosa significa?

Che se vogliamo sopravvivere (al di là dell’etica), semplicemente saremo costretti a reinventare il capitalismo e a creare un sistema circolare e sostenibile….

Perchè?

Oggi poco più di un miliardo di persone su 8 ha uno stile di vita paragonabile al nostro.

Siamo nel 20% dei più ricchi al mondo: abbiamo a disposizione mediamente più di 64 euro al giorno, siamo stati istruiti per almeno 12 anni, abbiamo la possibilità di andare a mangiare fuori almeno una volta al mese e di prendere l’aereo per andare in vacanza.

E gli altri?

Un miliardo di persone vive con meno di 2 euro al giorno, altri tre miliardi con meno di 8 e altri due con un reddito che va dagli 8 ai 32 euro al giorno (lavorando 16 ore al giorno e 7 giorni la settimana per potersi comprare un frigorifero, mettere da parte i soldi per comprarsi una bicicletta e mandare i figli a scuola).

Noi che rientriamo nel 20% della popolazione più ricca facciamo fatica a capire come vivono gli altri 7 miliardi: inseguiamo beni lussuosi e bramiamo di diventare come il CEO di Estée Lauder (che guadagna circa 1965 volte uno dei suoi dipendenti).

Ma soprattutto non capiamo che quando gran parte della popolazione mondiale comincerà a vivere decorosamente, le persone acquisiranno uno stile di vita che potrà permettergli di cambiare abiti ogni giorno generando un mondo di spazzatura (la stessa che in pochi anni ha portato il 20% di noi a consumare praticamente tutte le risorse di “Gaia”).

Il business del futuro non potrà appartenere a CEO che guadagnano 1965 volte un dipendente normale perché sul lungo termine avremo pochi imperatori in un mondo bruciato senza acqua e cibo per tutti.

Certamente i super-ricchi (meno dell’1% degli odierni 8 miliardi) potranno permettersi di trasferirsi su Marte…. ma il resto di noi sarà costretto alla “sostenibilità” e ad ingegnarsi per rendere il mercato e l’economia più circolari ed “equi”.

Reinventare i business, rivedere il capitalismo e cambiare “mentalità”, non è più una scelta filosofica da hippies di Woodstock, ma una questione dettata da dati scientifici e da “facili” previsioni sugli impatti che avremo nel breve termine.

P.s: i dati di costo e percentuali vengono da Dollar street/Gapminder e “Factfulness” di Hans Rosling: sono relativi al 2017 ma ancora validi (nonostante l’inflazione e gli eventi degli ultimi 5 anni)

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