Il coraggio di decidere (#28/2022)

Di A. Galardi  pag. 245  23 Maggio 2022

Il “coraggio” di prendere una decisione dipende da caratteristiche personali ma anche dall’ambiente e dalle specifiche caratteristiche del contesto in cui si vive.

Oggi è sempre più sentita la necessità di prendere decisioni in grado di privilegiare il bene comune, l’equità e la sostenibilità di sistemi che per anni hanno viaggiato in direzione opposta, con logiche individualistiche ed orientate alla massimizzazione del profitto personale (ancora di “gran moda”, ma sempre meno tollerato).

Persone ed organizzazioni devono assumersi sempre più la responsabilità di decisioni coraggiose e sagge:

Decisioni “coraggiose” perché in tempi di incertezza il successo non è né scontato né garantito (e perché i risultati delle proprie azioni sono proiettate in un futuro spesso lontano dal “tutto e subito” a cui siamo ancora indissolubilmente legati).

Decisioni “sagge” perché animate da una visione sistemica, olistica, fondata sulla centralità del rispetto dell’uomo e da un approccio valoriale in grado di andare “oltre”.

A livello individuale il coraggio si esplica nel “fare la cosa giusta” anziché fare le cose nel “modo giusto”; si dimostra nel fare scelte consapevoli e nel rischiare di rinunciare al conformismo per puntare a risultati migliori; si traduce nell’esprimere le proprie opinioni in modo intelligente, senza timore del giudizio degli altri ma con un approccio aperto a trovare la soluzione migliore (il che implica anche il “coraggio” di saper tornare sui propri passi quando qualcun altro dimostra di saperne di più); si esprime attraverso la scelta di prendere una strada diversa.. che sia quella di reinventarsi professionalmente o quella di abbandonare un’azienda di cui non si riconoscono più i valori.

A livello organizzativo il coraggio si esplica invece nella capacità di prendere decisioni difficili come quella di non licenziare in momenti di crisi (come ha fatto in passato il CEO Bob Chapman di Barrey-Wehmiller), di reinventare e modificare i propri valori per allinearli ad un futuro diverso, nel dare fiducia incondizionata alle persone (spingendo su soluzioni ibride, di smartworking e di estrema flessibilità) o di investire in ricerca e sviluppo in aree che non garantiscono successo immediato.

Il coraggio è fondamentale se si vuole competere coi migliori senza limitarsi a “sopravvivere”… e questo sia a livello individuale che organizzativo..

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