Drive (#15/2022)
di Daniel Pink pag. 218 16 Marzo 2022
Gli elementi che guidano la nostra motivazione (dentro e fuori l’ambiente professionale), sono tre:
- L’autonomia, che nasce dal profondo bisogno umani di imprimere una direzione alla propria esistenza;
- La competenza, intesa come il saper fare le cose e saperle fare sempre meglio;
- Il proposito ovvero uno scopo più alto che fa da cornice a tutte le nostre azioni.
Prendendo consapevolezza di questi tre elementi come essenziali per “muovere” le persone, è possibile orientare le organizzazioni verso modelli più evoluti.
La carota ed il bastone non sono più elementi (se mai lo sono stati), in grado di motivare le persone perchè le leve più potenti possono essere esclusivamente “intrinseche”.
“Drive” mette alla luce i fondamenti della “motivazione 4.0”, scardinando i presupposti secondo cui la maggior parte degli esseri umani sono freddi robot accumulatori di ricchezza e lasciando spazio a nuovi concetti che permettono di massimizzare risultati e benessere.
Il recente fenomeno delle “grandi dimissioni”, insegna che spesso lasciamo lavori ben retribuiti per accettarne altri poco pagati che ci forniscono però più libertà, maggiore autonomia ed un chiaro senso di scopo.
Nel weekend studiamo per imparare a suonare uno strumento ben consapevoli che non ne ricaveremo un centesimo… o spendiamo tempo a risolvere rompicapi senza prospettive di sostentamento: questo perchè la motivazione intrinseca (il divertimento, il benessere, la soddisfazione o il riconoscimento delle proprie abilità), è alla base delle attività per cui siamo disposti a profondere gli maggiori sforzi.
..e quando gli ambienti professionali troveranno il modo di attingere alle “risorse” indotte dalla motivazione intrinseca, è molto probabile che avverrà una vera e propria “rivoluzione” in cui i primi guadagneranno competitività e cospicue fette di mercato (accaparrandosi le migliori professionalità sulla piazza ed acquisendo un enorme vantaggio competitivo su tutti gli altri)