Cosa può insegnarci il caso Volkswagen

Per rispettare gli standard americani in merito alle emissioni, Volkswagen truccò il SW delle proprie auto per passare i test (evento che nel 2013 dette origine allo scandalo “diesel gate”).

Molti dirigenti erano a conoscenza di questa “scorciatoia” assolutamente illegale ma decisero di tacere essenzialmente per due motivi:

  • l’effetto scia (molto noto anche nei casi di palesi omissioni di soccorso e che spinge le persone ad omologarsi a quello che fanno i propri pari e ad “autogiustificarsi” con la motivazione che “se nessuno interviene vuol dire che la situazione non è poi così grave”)
  • l’effetto paura (che spinge a salvaguardare il proprio posto di lavoro).

Entrambe le motivazioni (ricorrenti in molte degli scandali mondiali, ivi compresi quelli che generarono la crisi finanziaria del 2008) sono riconducibili a fattori “ambientali”.

Un clima di sfiducia e paura all’interno di una organizzazione, porta a minimizzare le cattive notizie ed induce a non riferirle affatto… con la conseguenza che poi i problemi prima o poi vengono fuori con conseguenze talvolta irreparabili.

Il problema di Volkswagen come quello di molte realtà non è il singolo comportamento… ma le condizioni dell’ambiente in cui si lavora, si opera e si vive..

Ai tempi dell’illecito il CEO Martin Winterkorn liquidò l’episodio dicendo “Che io sappia, da parte mia non ho fatto niente di illecito”.. ma qualcuno dei suoi dirigenti riferì a posteriori che Winterkorn era dispotico e poco incline alle obiezioni (cosa peraltro che risultò evidente in un famoso video del 2011 in cui il CEO durante una fiera a Francoforte, sbraitò contro il suo responsabile del design perché la concorrenza era riuscita ad implementare una soluzione che Volkswagen non era riuscita a perfezionare).

Se l’ambiente non è aperto, ricettivo ai feedback ed indulgente nei confronti dei fallimenti il risultato non è solo il mancato raggiungimento di obiettivi ambiziosi (che rimangono solo “sulla carta” anche se si tende a voler dimostrare di averli raggiunti) ma può arrivare a mettere in ginocchio un’intera industria.

Probabilmente Winterkorn non ha davvero fatto niente di “illecito”… ma ha sicuramente contribuito a creare un clima dove nessuno avrebbe avuto il coraggio di contestarlo ed in cui qualcuno si è probabilmente trovato spinto a falsare numeri e parametri per rispettare “gli obiettivi”.

Il caso Volkswagen ci insegna che il problema non si risolve mai buttando fuori il CEO di turno… ma costruendo tutti una cultura in cui certi CEO non arrivano in posizioni di potere e non riescono a mettere in ginocchio un mondo intero per scelte scellerate che vengono tollerate.. (almeno fino al momento in cui non si trasformano in “catastrofi”).

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