Perché CEO ed Executive dovrebbero evitare “la tribù dei colli lunghi”..

Qualche anno fa ho partecipato ad un evento aziendale con un centinaio di colleghi.

Sorprendentemente è intervenuto senza preavviso quello che all’epoca era il nostro CEO.

Ho avuto la fortuna di essere in ultima fila e di osservare al suo ingresso un visibile allungamento di molti dei “colli” presenti.

E’ normale che un CEO possa essere visto come una rock star ma credo che tutti possiamo convenire sul fatto che la genuflessione del proprio corpo non possa essere sintomo di un razionale equilibrio o di qualcosa che possa portare beneficio al business (che è prima di tutto una questione di “equilibrio” e buon senso).

Avere un cambio espressivo radicale, posizionarsi in una modalità “visibile” per cercare di farsi notare, sono segnali di un’acquiescenza che nasconde spesso mancanza di personalità, omologazione e poca sostanza (avete mai visto qualcuno fortemente sicuro e competente avere la necessità fisica di genuflettersi?! Io no..).

La tribù dei colli lunghi in azienda è una specie ben nutrita e  può fare molto male al business per almeno tre motivi:

– pur rappresentando una minoranza, è una minoranza visibile da cui spesso si attinge per selezionare delle posizioni apicali;

– è composta da membri che difficilmente dicono la verità, genuflettendo non solo il proprio collo ma anche il proprio pensiero (accondiscendendo a quello altrui e non dando un feedback critico che porta ad un “ragionamento” ed a soluzioni migliori);

– fa credere al CEO e alla sua prima linea di fare più di quello che fanno realmente … alimentando il loro ego e non fornendo mai una prospettiva “reale” di come stanno le cose (spingendoli indirettamente a prendere decisioni potenzialmente sbagliate).

La tribù dei colli lunghi è “etologicamente” interessante: si muove in branco ma non è una squadra (ogni membro è un individualista e sta insieme agli altri più per un interesse personale che per un interesse della “specie”)… e se fossimo in era preistorica non sopravviverebbe sia per la scarsa propensione alla collaborazione che per le ridotte capacità individuali.

Per quanto lunghi e coprenti siano i “colli”, un CEO o qualsiasi manager dovrebbero riuscire a vedere al di là della “tribù dei colli lunghi”  sempre in prima fila: con molta probabilità troverebbero un paniere di competenze molto più funzionali al business che guidano (e che nell’industria 4.0 ha bisogno di “specie” molto più orientate a migliorare la collettività piuttosto che ad allungare il proprio collo).

#smartmanagement #venerdì

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