Un team è come un organismo vivente..

Un team va trattato come un organismo vivente..

Tutti abbiamo simpatie o antipatie all’interno di un gruppo ma il gruppo lavora bene se queste vengono tenute fuori dall’ufficio.

Chi gestisce un gruppo di lavoro e vuole raggiungere risultati straordinari, non deve rivolgersi ai singoli ma al gruppo come unità.

Se avete in squadra Ronaldo e lo coccolate come fosse un principe persiano, è probabile che tutti gli altri non la prendano troppo bene… (ed a meno che Ronaldo non sappia stare anche in porta o in difesa, è una pessima scelta).

Stessa cosa se trattate peggio qualcuno che dà meno risultati (un tempo si pensava che dargli “una lezione” fosse una buona idea per “spronare” gli altri a fare meglio… ma è così solo sul breve termine e alla lunga non paga mai).

Un gruppo di persone o una “squadra”, funziona come un organismo vivente: non puoi togliere un componente (qualsiasi esso sia)… e non puoi neanche trattarlo meglio o peggio di qualsiasi altro senza avere conseguenze (non puoi trattare bene i polmoni respirando aria pulita ma poi ammazzare il fegato con cibi spazzatura).

L’organismo è in salute e rende al meglio se ciascun organo fa quello che deve fare al meglio del suo funzionamento e delle sue possibilità… e in armonia con tutto il resto.

Questo non vuol dire trattare tutti allo stesso modo (errore altrettanto comune)… ma intervenire sui singoli per “negoziare” una prestazione che sia adeguata al funzionamento di tutto l’insieme e contemporaneamente avere presente che quando gli obiettivi sono “di gruppo”, i feedback si danno al gruppo (perché questo, come un organismo, sopravvive solo se tutti contribuiscono).

Così fanno i migliori coach delle squadre sportive e così fanno anche i migliori allenatori dei gruppi di lavoro che funzionano meglio…

Leave a Comment