Perché i dipendenti abbandonano “la barca”…

Una delle ragioni principali alla base delle “grandi dimissioni” (o dell’alto turn-over), è l’inadeguatezza del proprio posto di lavoro ai desideri ed alle caratteristiche della persona.

Sapendo della possibilità dell’esistenza di navi da crociera superveloci, nessuno vuole più attraversare l’atlantico con una barca a remi (specialmente se gli si richiedono le prestazioni di un aliscafo senza dargli la possibilità di costruire un motore).

Molti decidono di dimettersi dalla propria azienda perché questa ha ancora le caratteristiche di una “barca a remi” ovvero:

  • Ha un comandante generalmente molto lontano dai problemi, dai remi o dall’acqua;
  • Fa remare sempre le stesse persone;
  • Non sfrutta il potenziale dei vogatori (che spesso non possono cambiare ruolo, rimangono inascoltati quando segnalano una “falla” e sono visti come “numeri sostituibili” anziché come risorse da valorizzare);
  • Riduce la responsabilità delle persone chiedendogli solo di “remare più forte” senza fargli vedere la direzione o dargli la capacità di migliorare l’imbarcazione o le proprie capacità come vogatori;
  • Sono lente (continuano ad andare a remi perché “è così che nel 1492 hanno scoperto l’America”)
  • Non fanno leva sulla tecnologia, non prendono ispirazione dalle barche accanto e snobbano regolarmente “imbarcazioni” di minori dimensioni (salvo poi chiedersi come hanno fatto quando queste che prima erano scialuppe diventano navi superveloci trasformandosi da “start-up” ad “unicorni”)
  • Hanno differenze elevatissime lungo la propria linea di comando (pur essendo tutti in una barca a remi, chi “guida” guadagna decine di volte in più di chi rema).

In strutture così, non solo si chiede ai dipendenti di “remare” per fare una transoceanica, ma si pretendono spesso prestazioni irragionevoli senza dare una direzione, senza dare la possibilità di cambiare i remi o di ingegnarsi per migliorare le cose e provare a fare quello che viene richiesto.

In condizioni simili, è oggettivamente difficile non buttare i remi in acqua e valutare se salire su un’altra barca o se proseguire a nuoto…

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