Come riconoscere un innovatore da un burocrate (o un “outsider” da una persona nella media)

Tutti i più grandi innovatori della storia hanno fatto cose impossibili con meno risorse di quelle che si ritenevano possibili (perché la differenza l’hanno fatta con il ragionamento, il duro lavoro e la capacità di uscire dagli schemi).

Viceversa tutti i peggiori burocrati hanno sempre sperperato le enormi risorse che avevano a disposizione, per portare risultati insignificanti.

Qualunque persona produce dei risultati e consuma risorse… ma quello che differenzia un innovatore da un burocrate (o un “outsider” da qualsiasi altra persona), è il rapporto fra quanto “produce” e quanto “consuma” (o anche “dove arriva rispetto a dove è partito”).

Mio nonno aveva la quinta elementare e partì dalla montagna pratese con solo un cambio di vestiti: senza conoscenza né altre “fonti”, lavorò duramente (le cronache familiari narrano che una volta fece 36 ore consecutive di lavoro perché doveva sostituire il suo compagno di squadra nel suo turno da 12 ore).

Il giorno lavorava, la sera prima aiutava la nonna ad avviare le “roccatrici” che aveva comprato, poi andava a murare calce e mattoni fino a che non faceva buio…. la mattina presto e nel fine settimana si dedicava all’orto ed aveva anche lui il suo “garage” da startupper dell’epoca in cui si fabbricava gli attrezzi.

Dopo qualche decennio lasciò tre case: una per sè ed una ciascuno ai suoi due figli (nè io nè mio padre siamo stati in grado di fare altrettanto con molte più “possibilità”).

Viceversa molti dirigenti che ho conosciuto (fra cui anche qualche Amministratore Delegato), sono partiti con una laurea in un’università prestigiosa, hanno trovato un posto caldo in una società di consulenza, hanno avuto accesso ad un master pagato ed ad un’autostrada ad 8 corsie senza traffico… (ovviamente ce ne sono molti altri che sono partiti da zero e che hanno fatto “quasi” come mio nonno..).

Guardare i risultati solo in base a quello che appare (o peggio ancora al “titolo”), può portare fuori strada su quello che è il reale valore di una persona o di un professionista… mentre considerare la differenza fra “dove si arriva” rispetto a dove si è partiti, costituisce una misura molto più realistica.

Mio nonno, con la sua quinta elementare, è stato un outsider … molti altri (CEO e non) hanno ancora tutto da dimostrare…

ref 48/2021

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