“Voi polli non sapete cosa succede sul campo..”

Se qualcuno si azzardasse a fare un’affermazione del genere alla propria linea gerarchica verrebbe immediatamente zittito (nel migliore dei casi).

Eppure ci sono ambienti in cui feedback sono aperti ed in cui le persone sul campo sono stimolate ad esprimersi.

Ci sono CEO che vogliono che le persone portino costantemente i problemi all’attenzione del management.

Ci sono aziende in cui un tecnico sul campo può permettersi di dire al proprio General Manager: “voi polli al vertice non capite cosa succede sul mercato”… generando azioni che mobilitano l’azienda, riallineando tutta la linea gerarchica da cima a fondo.

Troppo spesso si trascura il fatto che le persone che hanno il coraggio di “alzare la mano” e sollevare dei problemi è perché quei problemi vogliono risolverli…cercando supporto per migliorare le cose.

E’ terribilmente importante che le persone siano in grado di poter parlare a qualsiasi livello dell’azienda senza paura di ripercussioni personali.

Un ambiente che favorisce il libero scambio a prescindere dal ruolo e dal titolo è un ambiente aperto, agile e propenso al miglioramento continuo.

Un ambiente in cui non si comunica verticalmente (o in cui non è consentito entrare liberamente nella stanza del CEO per segnalare un problema), è un ambiente chiuso e molto vulnerabile a mercati iper-competitivi…

Quando a sollevare un problema è chi paga, è decisamente troppo tardi… ed un CEO “smart” preferisce farsi dare di pollo da un proprio dipendente piuttosto che da un cliente che non tornerà più..

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