Sei elementi per aumentare l’energia di un’organizzazione

I risultati di una organizzazione sono paragonabili alla resa di un motore: meno attriti e meno dispersioni ci sono e più l’energia che viene immessa, viene trasformata in “lavoro” (e quindi in risultati).

Per avere la massima efficienza ed aumentare l’energia prodotta da un’azienda, ci sono alcuni elementi chiave su cui si può agire:

1) la comunicazione: legando lo scopo di alto livello a quello che fanno i singoli (se le persone riescono a capire “perchè” e “per cosa” stanno correndo… è più probabile che lo facciano senza inefficienze);

2) il flusso decisionale e di informazione: lasciando che i gruppi di lavoro si organizzino autonomamente senza lunghi cicli approvativi che prevedono di informare molti “livelli” (senza valore aggiunto);

3) l’apprendimento: generando una cultura in cui si è liberi di sbagliare e sperimentare (le aziende in cui questo è uno “standard”, imparano più in fretta e disperdono meno energie);

4) la corretta distribuzione dei ruoli: studiando le caratteristiche e le propensioni dei singoli al fine di metterli in posizioni in cui i loro talenti possano esprimersi (una scimmia in un lago nuota meno velocemente di qualsiasi tipo di pesce);

5) l’uso della intelligenza collettiva: favorendo sistemi che disincentivano la rincorsa al compiacimento, spostando il focus dalla difesa dei propri feudi ai risultati operativi;

6) l’ottimizzazione delle funzioni interne: diminuendo le funzioni di “staff” e tutti quei meccanismi di comando e controllo che sono un surplus rispetto a quanto necessario per realizzare un prodotto nei tempi, nei costi ed in qualità..

Proprio come per una macchina, l’energia totale di un’organizzazione è la somma delle energie profuse dai singoli componenti (le persone)… e l’efficienza totale è data dalla somma di tutte le dispersioni della “struttura”: meno dispersioni ci sono e più la macchina (o l’azienda) va veloce..

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