Basta dirlo (#53/2021)

di Paolo Borzacchiello pag. 189 29 Novembre 2021

L’uso delle parole è troppo spesso trascurato ma fa la differenza in qualsiasi tipo di contesto.

Purtroppo siamo abituati male: ci siamo assuefatti ad ambienti mediocri in cui si fa un uso del linguaggio sbagliato e poco conforme a quello che dovrebbe essere in vigore in una società civile.

Soprattutto usiamo noi per primi un linguaggio migliorabile, pieno di errori inconsapevoli e di terminologie che in qualche modo rivelano quello che siamo (o quello che pensiamo di noi stessi).

Può sembrare un concetto poco concreto ma è lapalissiano come il nostro modo di esprimerci, impatti ogni giorno su quello che facciamo, sulle nostre relazioni e sull’immagine che diamo agli altri.

La nostra vita è interamente condizionata dal linguaggio che utilizziamo con noi stessi e con gli altri… ed utilizzare un linguaggio piuttosto che un altro può fare una differenza enorme.

Da Rosenberg ai più recenti studi, la comunicazione può fare la differenza molto più rispetto a quello che siamo effettivamente in grado di fare (che comunque dovrebbe restare al “passo”).

Il concetto dell’autore è semplice e passa attraverso la domanda: Come parlerebbe la persona che vuoi diventare o quella da cui vorresti essere ispirato?

Attraverso esempi pratici, l’autore ci guida attraverso le frasi che pronunciamo inconsapevolmente ed innocentemente (“scusa il disturbo”, “non ti ruberò troppo tempo”), facendoci capire come queste nascondano trappole cognitive che non ci permettono di essere veramente efficaci.

Un libro chiaro che svela consuetudini a cui non siamo abituati a pensare: modi di parlare, frasi ed espressioni apparentemente innocue.. ma che condizionano profondamente il nostro modo di essere, di vivere e di lavorare.

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