Non date feedback via mail… (ed ampliate il vostro “vocabolario”)


Molti di noi usano le mail per dare qualsiasi feebdack (che sia un “grazie” o che sia un feedback su come migliorare).

E’ un modo molto limitante di comunicare… che dà la sensazione di essere più “veloci” ma che in realtà è molto meno efficiente.

Una mail può creare incomprensioni in caso di feedback “correttivi”..e “spersonalizza” completamente anche i messaggi più positivi (rendendoli freddi, frivoli e passeggeri).

Se volete dare un feedback ad un collega o un collaboratore, ci sono molti metodi più efficienti ed altrettanto veloci.. come quello di chiamare dai programmi di messaggistica aziendale (non bisogna neanche fare più lo sforzo di comporre il numero ed alzare la cornetta..).

Sono altrettanto rapidi ma danno la possibilità di ampliare il “vocabolario” perché grazie ad una chiamata passa anche il tono di voce e se si video-chiama (scelta consigliata) passa anche il non verbale in entrambi i sensi.

Non avete bisogno di organizzare una “performance management review” o un incontro vìs a vìs alla macchinetta del caffè (per chi è rientrato in ufficio): per i feedback “brevi”, basta prendere l’abitudine di chiamare o videochiamare e dire semplicemente: “volevo darti un feedback veloce su questa cosa” oppure “volevo ringraziarti per quest’altra” (in modo spontaneo e naturale).

Riuscirete a farlo più o meno nello stesso tempo in cui scrivete una mail… con la differenza che accorcerete le distanze, sarete più precisi ed avrete modo di capire la reazione dell’interlocutore (cosa super-utile se, come nella maggior parte dei casi, dovrete continuare a lavorarci).

In azienda da me, nessuno si ricorda delle centinaia di mail scritte ogni giorno dai manager per ringraziare i propri collaboratori… ma tutti nei corridoi parlano ancora di quella volta che il nostro CEO alzò il telefono e chiamò un mio collega per ringraziarlo..

Ovviamente essere il CEO dà più risonanza al gesto… ma in generale le persone si ricordano dei manager o dei colleghi che li chiamano (o vicedochiamano)… e si dimenticano velocemente di quelli che scrivono..

Provare per credere..

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