Come stimolare la creatività in azienda con le 3 B (e lo smartworking)

“Bus, Bath and Bed sono tre posti dove spesso si presentano le intuizioni creative” (G.W. Kohler, psicologo, durante una lezione tenuta nel 1969)

Sull’autobus (BUS), il matematico H. Poincarè arrivò ad una delle sue più importanti scoperte.

A letto (BED) il chimico F.A. Kekulè sognò il legame tra gli elettroni nella molecola di benzene.

In bagno (BATH), Archimede scoprì la fisica del galleggiamento (Einstein stesso disse che le sue idee migliori gli venivano mentre si faceva la barba e che doveva stare molto attento perché quando veniva colto da illuminazione improvvisa rischiava di tagliarsi).

Aneddoti a parte, non è una novità che spesso sia sufficiente far lavorare le persone in ambienti insoliti per stimolare creatività ed innovazione (motivo per cui molte start up moderne hanno luoghi pieni di oggetti strani e favoriscono le attività all’aperto).

Non è altresì una novità che le prestazioni e le migliori idee vengano in momenti diversi della giornata (non necessariamente in fascia 9-18)

Come direbbe Nolan Bushnell (che con ATARI “inventò” il settore dei videogiochi negli anni ’70): “Se volete innovare, non obbligate i vostri dipendenti a starsene tutto il giorno alla scrivania”…

Bushnell fu il primo datore di lavoro di Steve Jobs (che lavorava in un turno di notte inventato appositamente per lui) e 50 anni fa fu fra i pionieri della settimana corta (organizzando feste il venerdì pomeriggio) e dello smartworking (facendo lavorare i dipendenti dove e quando volevano)…

Come risultato ottenne una delle organizzazioni più innovative dell’epoca… trasformando una piccola azienda in una multinazionale a diversi zeri.

Leave a Comment