Perché impedire l’accesso ad internet è preistoria
Fino a poco tempo fa (ed in alcuni casi credo ancora) alcune aziende impedivano l’accesso ad internet ai propri dipendenti.
Molte azienda hanno tardato a capire che il passaggio da un’era di lavoro fisico ad un’era chiamata “knowledge work” è già concluso da tempo.
Nell’era del knowledge work è fondamentale essere costantemente aggiornati: avere le ultime informazioni e saperle filtrare per renderle utili ed applicabili alla propria professione.
L’accesso all’informazione, al sapere ed agli aggiornamenti (tutti disponibili su internet) è pertanto fondamentale.
Informarsi ed essere liberi di esplorare sono elementi chiave per stimolare il pensiero laterale e creare connessioni utili per diventare professionisti migliori.
Stare su internet non solo non è più uno svago (cosa comunque fondamentale anche nell’era del lavoro fisico), ma anche una necessità stringente per essere competitivi.
Impedire l’accesso ad internet ad un dipendente è come chiedergli di vincere una gara bendato… l’accesso alla “conoscenza” nel “lavoro della conoscenza” (knowledge work) non è più un’optional o una “concessione” (come era inteso nella preistoria)