Perchè riposare o prendersi tempo è un investimento in benessere e produttività.. (ed una questione di cultura aziendale)

Adam Grant diceva che “riposarsi non è una perdita di tempo.. ma un investimento in benessere…

In maniera analoga:

– rilassarsi non è necessariamente un segnale di pigrizia ma può essere una “capitalizzazione” in energia nuova o creatività;

– prendersi una pausa non è necessariamente un’eccessiva distrazione ma un modo per socializzare o concentrarsi maggiormente su un lavoro;

– giocare non è un’attività frivola ma un percorso per connettersi maggiormente con se stessi e relazionarsi efficacemente con gli altri.

Come manager e come persone, siamo eccessivamente abituati ad etichettare attività come utili o inutili in valore assoluto… perdendo di vista non solo la peculiarità di ognuno (c’è chi riesce ad essere molto più efficiente lavorando meno), ma anche il lato “produttivo” di attività che siamo abituati a considerare “improduttive”.

Chi di noi non lavora meglio dopo una mini-vacanza?!?

Lavorare sul management e sull’ambiente affinché ci sia una totale ed incondizionata accettazione della “pausa” (vedendola come espediente per la produttività e non come una perdita di tempo), conta molto più dell’inaugurazione di palestre e caffetterie (o dell’allestimento in ufficio di un’amaca destinata a rimanere inutilizzata).

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