Leadership e sostenibilità
I nuovi trend organizzativi propongono come mantra la sostenibilità: sostenibilità nei prodotti, nelle scelte, nella filiera e nella gestione.
Mentre prima “tutto” doveva essere velocità e profitto adesso “tutto” deve essere anche “sostenibile” (oltre a rimanere profittevole).
Ma una società sostenibile non va d’accordo con il concetto di “un uomo solo al comando” (concetto cardine della leadership del secolo scorso).
Chi ora si trova nelle stanze dove si prendono decisioni, non ha altra scelta se non quella di far leva sulla forza della comunità di cui sono a capo perchè la “sostenibilità” è un concetto che riguarda l’intera filiera e non una persona sola…
Nessuno vuole più nè aziende, nè prodotti, nè leaders che non siano “sostenibili” (si chiama “progresso”… ed è una gran cosa..).
I nuovi stili di leadership dovranno essere come i nuovi prodotti richiesti dal mercato: sostenibili..
La riconversione dei vecchi modelli verso un concetto di “sostenibilità”, è talmente difficile e controintuitiva che crea apparenti contraddizioni: è molto più probabile trovare giovani in grado di incarnare valori in linea coi nuovi target di mercato che riconvertire tutti i vecchi consigli di amministrazione.
Ovviamente esistono le eccezioni… ma pretendere una riconversione di tutta la linea direttiva sarebbe come pretendere che la maggior parte degli over 60 imparino a padroneggiare uno smartphone meglio dei millenials: teoricamente possibile ma statisticamente improbabile..
E solo i migliori ce la faranno..
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