Impatto (#28/2021)

Di Sujith Ravindran e Fabio Salvadori pag. 182 01 Giugno 2021

“I tempi sono maturi per umanizzare l’innovazione e per rivoluzionare l’approccio partendo dal centro della persona”.

“L’innovazione per molti aspetti sembra essere arrivata ad un punto morto perchè continuiamo a cercare nei posti sbagliati quelle idee che possono cambiare il nostro destino personale, organizzativo e collettivo”.

Nelle aziende cerchiamo risposte nelle sale riunioni, negli “incubatori” o nell’offerta di consulenti ed esperti che però hanno come naturale priorità quella di fatturare..

Cerchiamo risposte dall’esterno verso l’interno.. come se le idee che “fanno la differenza” potessero piombare dall’alto anzichè arrivare da un processo più profondo che parte dai “perchè” e dalle esigenze dei singoli membri di un’organizzazione.

In questo libro Fabio Salvadori dà un approccio che attinge dalla “scienza indiana della consapevolezza” per elaborare ipotesi sul processo di funzionamento che porta alle “grandi idee”.

Una trattazione che trova un interessante parallelo con umanesimo e rinascimento in cui l’esplosione dell’innovazione in tutti i campi fu connessa alla creazione di un ambiente sano in cui l’elevazione del proprio scopo fu fondamentale per l’eccellenza in molti settori scientifici ed umanistici. 

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