Sistemi professionalmente disincentivanti..

Questa affermazione, riferita alla scuola ed ai sistemi educativi dei primi del ‘900, trova parallelismi interessanti anche nel mondo lavorativo (naturale “appendice” di quello scolastico).

L’applicazione di metodi obsoleti, volti ad incanalare la formazione su binari rigidi ed inoppugnabili è prerogativa di ambienti poco aperti.

E nonostante in 100 anni siano stati fatti enormi passi in avanti nell’evoluzione non sono tecnologica ma anche “umanistica” della società, troppo spesso la tendenza è quella di una scarsa propensione all’accettazione di feedback su sistemi e procedure non più al passo con i tempi.

Laddove l’evoluzione non è più una scelta ma un passaggio obbligato per sopravvivere, un atteggiamento che mina la creatività degli individui costituisce un danno doppio perché impedisce sia la crescita della persona che quella dell’ambiente in cui opera.

Fortunatamente Einstein, noto per la sua propensione a mettere in discussione lo status quo, non si fece condizionare né durante il percorso scolastico né durante la sua carriera.. consentendo all’umanità intera di fare progressi enormi che altrimenti non si sarebbero concretizzati.

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