Il gioco interiore del tennis (#2/2021)

di W. Timothy Gallwey pag. 185 08 Dicembre 2020

Come facciamo a raggiungere l’eccellenza?

C’è una sana alternativa al “Sangue, sudore e lacrime” di Churchill….

E’ quella di prendere consapevolezza del fatto che siamo costantemente soggetti a pressioni esterne ed interne che ci portano a perdere concentrazione rispetto all’obiettivo (costringendoci a sforzi enormi per recuperare).

E’ un “gioco interiore” di antagonismo fra un “sé razionale” ed un “sé istintivo”, in cui il primo cerca di frenare il secondo, riportandolo ad una dimensione di incertezza che ha effetti catastrofici sull’espressione del proprio potenziale.

Una teoria molto interessante che trova esempi applicativi sia nei bambini che nei “ragazzini del garage” (figure “inconsapevoli” che, senza gabbie di pregiudizi e conoscenza, sono riusciti a sfidare imprese internazionali nei propri “core businness”).

Il gioco interiore spiega molti bene le dinamiche che si innescano fra i due “sé”: forze a cui siamo tutti soggetti e che ci limitano non poco nel raggiungimento degli obiettivi.

Dominare il primo sé affinchè il secondo riesca ad esprimersi è una delle cose più difficili da fare: ma con una parabola col mondo del tennis, possiamo imparare qualche tecnica utile per un’applicazione efficace in tutti gli altri campi..

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