Generalisti (#1/2021)

Di David Epstein  pag. 294   2 Gennaio 2021 (#1/2021)

“Una conoscenza allargata, flessibile e trasversale è la chiave del futuro”

Fra i 5 libri consigliati da Bill Gates per il 2020, Generalisti occupa un posto particolare per l’attualità del tema.

Il dibattito fra specialisti e generalisti dura da anni ma sebbene “in medium stat virtus” (e sebbene non ci siano buoni generalisti senza specialisti), ultimamente la bilancia pende più per i secondi.

La motivazione sta nell’aumento della “domanda” di quella che è una capacità tipica dei generalisti: il pensiero laterale (ovvero la facoltà di collegare puntini all’interno di uno schema più grande).

Da quando ci siamo accorti che “l’universo ha la sua complessità” e che un mondo stabile senza imprevisti è più un eccezione che la regola, la necessità di saper collegare discipline diverse è aumentata considerevolmente… e con questa la domanda di “generalisti”.

Attenzione però a non confondere generalista con generico: con l’aumento di imprevedibilità e complessità aumenta anche il livello minimo necessario per poter essere un buon generalista.

D’altronde creare immagini 3D collegando puntini su fogli diversi, richiede una

multidimensionalità di pensiero che presuppone una conoscenza estesa ben lontana dal concetto di “generico”.

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