Sono un ottimista globale

Intercista a Bill Gates di Massimo Franco pag. 88 2 Dicembre 2020

“Né imperatore né rivoluzionario: sono un innovatore radicale”.

Così si definisce uno degli uomini più ricchi del mondo

Come i più grandi innovatori del XX secolo, anche Bill Gates aveva un’avversione istintiva per le regole ed una capacità di mantenere nel tempo la propria visione del mondo.

Come pochi altri è riuscito poi a dare vita a quella visione, mantenendo una granitica coerenza e sviluppando le proprie capacità filantropiche, studiando con un impegno ed una dedizione che sono state pari solo alla sua intelligenza ed alla sua determinazione.

Già milionario, nel 1993 fece un viaggio in Africa dove conobbe la povertà e dove realizzo che la sua missione non poteva essere ridotta alla seppur ambiziosa visione di mettere almeno un PC in casa per ogni famiglia.

Fu così che capì come l’equità fosse l’unico parametro per ottenere un mondo migliore, per eliminare le guerre e per stabilire una pace che dava già per scontata (individuando nei virus e nelle malattie “gli unici veri rischi per la società del futuro”).

Un visionario ottimista… dotato di convinzioni supportate da studi scientifici e letture di testi ed attenti calcoli matematici (come quelli che lo spinsero nel 2016 a regalare ai poveri dell’Africa 100.000 polli… nella convinzione che se ogni contadino avesse allevato almeno 5 galline, avrebbe potuto sostentarsi e stare sopra la soglia della povertà).

Questo libro è un’intervista che rileva i retroscena di un personaggio particolare: tanto controverso quanto incredibilmente semplice..

Leave a Comment