La legge di pareto e la rinuncia al perfezionismo
Sentiamo tanto parlare di time efficiency e produttività e quando si parla di queste cose è inevitabile ripensare al postulato di Pareto che sostanzialmente diceva di concentrarsi nel 20% di azioni che “fanno la differenza” e che risolvono l’80% dei problemi.
In ambito professionale, dove ributtiamo gran parte delle energie, con molta pratica ed esperienza riusciamo effettivamente a raggiungere buoni risultati e se è vero l’altro postulato secondo cui riusciamo a far bene una cosa dopo 10000 ore di pratica… allora vuol dire che in 5 anni potremmo essere in grado di raggiungere un buon livello..
Ho sperimentato entrambe le formule e devo dire che in 17 anni di lavoro ne ho tratto notevoli benefici (prima in termini di produttività e successivamente ottenendo più tempo libero).
La legge di Pareto è l’opposto del perfezionismo: chi la applica efficacemente non solo riesce a concentrarsi su quel 20% di cose che risolvono l’80% dei problemi ma anche a dare meno peso alla visione “perfetta” della società (spesso imposta dall’esterno).
Rinunciare al perfezionismo sia nel lavoro che nel privato, è una cosa veramente difficile per molti di noi (personalmente non mi sono state per niente sufficienti le famose 10000 ore del postulato di non so chi).
Ed anche quando ci riusciamo nel lavoro, troviamo comunque sempre qualcosa che non va in tutto il resto degli ambiti…
Il problema è che c’è una parte latente che al perfezionismo non vuole rinunciarci affatto… e questo genera inevitabilmente un sacco di problemi che ci sembrano giganteschi e che “non riusciamo a risolvere”..
La legge di Pareto dovrebbe insegnare che se le cose attorno a noi vanno bene all’80%, allora il risultato è soddisfacente: questo non vuol dire “accontentarsi” ma semplicemente vedere le cose da una prospettiva più corretta.
Lo stesso Pareto di fatto dice che concentrarsi sul restante 20% rimanente crea un dispendio di energie dell’80%… davvero ne vale la pena?
Credo che ognuno debba trovare la propria risposta…
Se abbiamo 8 ore lavorative al giorno possiamo spenderne anche il doppio a cercare “quel 10% in più” di perfezione… ma una volta arrivati al 90% difficilmente saremo comunque soddisfatti del risultato..