La politica del “rewarding”: quando l’incentivo economico non basta

Premiare degli ottimi collaboratori è il migliore investimento lavorativo che si possa fare, ma il tema di una giusta politica di incentivi è complesso perchè nel medio/lungo termine deve far leva sulle caratteristiche del singolo anzichè sull’immediato “pay off”.

Se infatti ad una prima analisi, il premio economico è una cosa che può far piacere a tutti (e più è, meglio è), alla lunga questo può risultare inefficace se non accompagnato da una politica di rewarding a 360 gradi che contempli anche l’aspetto di gratificazione “personale”.

Come un vestito che non va bene a tutti, anche l’incentivo deve essere calibrato con chi si ha a che fare (alla stessa stregua di un regalo che indipendentemente dal suo costo deve avere un “valore” per la persona che lo riceve).

L’ancestrale necessità di essere parte di un tutto (e nel piccolo, di un vero e proprio “team” di lavoro) è un qualcosa su cui si può contare per stabilire la  “politica di incentivo” più adeguata ai propri collaboratori.

In questa ottica, un reward economico dovrebbe essere un compendio ad un’attività quotidiana che preveda attenzione sia per l’individuo e per il suo sviluppo professionale che per le sue caratteristiche ed esigenze familiari.

Un invito per un caffè, la condivisione sincera di un momento personale, l’ascolto attivo, la valorizzazione del singolo nelle dinamiche di gruppo, un pranzo o un’iniziativa extra-lavorativa, il semplice buongiorno o la delega di un compito importante (in chiave con le caratteristiche che fanno “brillare” la persona), sono tutti esempi di “attenzioni” complementari che aumentano il peso di un incentivo economico e che portano a far crescere un rapporto di collaborazione di lungo periodo.

Riuscire a tarare reward e messaggi considerando non solo le caratteristiche della persona ma anche il  momento storico che stanno vivendo, vuol dire applicare una politica di riconoscimenti ed incentivi che rende le persone più sicure, più consapevoli del loro ruolo all’interno di un gruppo/progetto e quindi più “performanti”.

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